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Home / Gambero Grigio - Crangon crangon (Linnaeus, 1758)

Programma Operativo FEP 2007/2013 Asse prioritario 4 - Misura 4.1 "Sviluppo sostenibile delle zone di pesca"
Azione n. 4 del PSL "Pesca ed innovazione sulla costa veneziana" – Gruppo di Azione Costiera Veneziano
Progetto ''Implementazione, sviluppo e messa a punto di un sistema informatico delle produzioni ittiche''

 

Crangon crangon (Linnaeus, 1758) Gambero grigio

 
Classificazione
 
Classe
Crustacea
Sub-classe
Malacostraca
Ordine
Deapoda
Famiglia
Crangonidae
Genere
Crangon
Specie
Crangon crangon
Nome comune
Schia, Schilla
 

Il gambero grigio ha un corpo depresso in senso dorso-ventrale, la parte anteriore del corpo è coperta da un carapace da cui partono 13 paia di appendici, il primo paio di piedi è a forma di pinza ma non si chiude. Presenta un rostro breve, scanalato con bordo tondeggiante, che non oltrepassa la linea oculare, due grandi occhi e due antenne filiformi. Il corpo è di colore grigio-bruno con una fitta e sottile maculatura a puntini neri, i bordi del ventaglio caudale sono neri.

Comune nel Mediterraneo e nell’Atlantico orientale. E’ una specie marina costiera, vive fino a 20 metri di profondità in acque salate o salmastre ed è presente in tutta la laguna. Si trova su fondali sabbiosi o sabbioso-fangosi.
La riproduzione di avviene in mare nei mesi tardo invernali e primaverili, successivamente entra in laguna per completare l’accrescimento dove passa la maggior parte della propria vita. Come tutti i crostacei, dalle uova escono delle larve planctoniche, che si sviluppano in larve bentoniche e successivamente in piccoli gamberetti. I giovanili si accrescono con il meccanismo della muta, fenomeno periodico che consente loro di cambiare l’esoscheletro.


La pesca professionale delle schille è esercitata dai pescatori lagunari di professione con le reti fisse; i pescatori dilettanti utilizzano invece il paravanti scendendo nelle zone a basso fondale ricche di fanerogame, oppure reti a strascico appositamente modificate (schiller) e strutturate con reti a maglia fitta (nelle ali 7-10 mm e nel cogollo 4 mm). Il periodo maggiormente propizio per la pesca delle schille si ha in autunno-inverno.

Tipiche generalmente del bacino Nord della laguna le schille trovano i loro picchi produttivi nei mesi più freddi, con quantitativi che nelle’ultimo decennio sono oscillate tra una e quattro tonnellate/anno.
La schilla è sottoposta a controlli random dal Servizio Veterinario, onde scongiurare eventuali infezioni microbiologiche e di altri batteri e preservare la salute del consumatore.

 

Valori nutrizionali:

 
Crangon crangon (Linnaeus, 1758) Gambero grigio
 

Polenta con le Schie
La ricetta più tradizionaleveneta è la polentina con le schie, tipico antipasto della zona lagunare. Perla polenta portare a bollore l'acqua con il sale in una pentola molto capiente,poi versare a pioggia la farina gialla e mescolare con una frusta in modo chenon si formino grumi. Quando la polenta è soda e si stacca dai bordi dellapentola è cotta.
Scaldare in un'altrapentola dell'acqua bollente salata, qui lessare le schie per un paio di minuti,quindi sgusciarle e farle rosolare in padella con olio e aglio per qualcheminuto. Infine servire con del prezzemolo tritato e tanta polenta.

Progetto ''Implementazione, sviluppo e messa a punto di un sistema informatico delle produzioni ittiche'': Comune Capofila Cavallino-Treporti
Partner: Comune di Venezia, Comune di Caorle, Associazione di categoria Lega Coop Veneto; Associazione di categoria A.G.C.I. Agrital

Ultima Modifica: 15/12/2021