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CAVALLINO-TREPORTI PUNTA ALLA CAUSA CIVILE


Cavallino-Treporti, 14 giugno 2016

COMUNICATO STAMPA

CAVALLINO-TREPORTI PUNTA ALLA CAUSA CIVILE

“La procedura avviata in precedenza si è chiusa e abbiamo perso, ma nulla è perduto perché ora si tratta di seguire un’altra strada, quella della causa civile”.
A commentare la sentenza del Consiglio di Stato il sindaco Roberta Nesto che ha sottolineato ancora una volta che, nella strada perseguita dalla precedente amministrazione, il percorso era sbagliato, ribadendo più volte e in varie sedi che l’iter corretto sarebbe stato quello di attivare la causa civile.
I giudici del Consiglio di Stato hanno infatti rigettato i ricorsi in ottemperanza (n. 6833) e in revocazione (n. 6836), il primo perché inammissibile e il secondo in quanto irricevibile.
“I due ricorsi sono stati rigettati ma si potrebbe anche dire che sono andati ad esaurimento, chiudendo così la procedura avviata dalla precedente amministrazione. Chiederemo con forza i 40
milioni che ci spettano. – ha commentato il sindaco - Le passate sentenze indicano la legittimità della richiesta. Ora, si tratta di vederle concretizzare attraverso l’ordinaria giustizia civile”.
Cavallino-Treporti è momentaneamente senza i soldi che avanza, ma questa nuova sentenza non rimette tutto in discussione ancora una volta, poiché c’è stato un errore di procedura in
precedenza. “Si auspica che la causa civile, come io credo, sia quella che finalmente concluda un percorso che ha visto comunque Cavallino-Treporti vincitore nelle aule dei tribunali”.
Il ricorso alla Corte dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo, pur essendo un percorso nobile e perseguito, non è stata la strada maestra per ottenere un pagamento, rappresentata appunto,
secondo il Sindaco, dall’ordinaria giustizia civile.
Peraltro strada che lo stesso Consiglio di Stato aveva già indicato, suggerendo l’attivazione di mezzi ordinari.