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LABORATORIO DIDATTICO FORMATIVO: LINGUA E CULTURA ITALIANA PER GLI STRANIERI


Cavallino-Treporti, 16 settembre 2016 
COMUNICATO STAMPA

LABORATORIO DIDATTICO FORMATIVO: LINGUA E CULTURA ITALIANA PER GLI STRANIERI

Il Comune di Cavallino-Treporti ha avviato un nuovo progetto dedicato all’apprendimento della lingua e della cultura italiana: un laboratorio didattico formativo realizzato grazie alla collaborazione di alcuni docenti dell’università Ca’ Foscari di Venezia.
Il laboratorio coinvolge studenti, laureati, neolaureati o insegnanti con lo scopo di formarli su alcuni elementi di glottodidattica della lingua italiana, ovvero sulla didattica dell’italiano L2.
Iniziato lunedì 5 settembre, i docenti saranno impegnati fino a novembre, a titolo di volontariato, in un'esperienza professionale didattica che prevede anche un tirocinio attivo rivolto, in particolar modo, al gruppo di richiedenti asilo che lo scorso mese è arrivato nel litorale.
“Il laboratorio didattico formativo offre l’opportunità di creare un gruppo di lavoro in grado di fornire interventi di didattica della lingua e della cultura italiana agli stranieri presenti nel nostro territorio. In particolar modo si inserisce nel recente contesto di accoglienza dei richiedenti asilo arrivati lo scorso agosto a Cavallino-Treporti. – spiega il sindaco Roberta Nesto – Fattore fondamentale è favorire l’integrazione sociale e il benessere della comunità e la conoscenza della lingua e della cultura italiana per aiutare gli stranieri a diventare parte integrante della nostra comunità”
Il progetto prende il nome di ‘V.I.S. Cavallino-Treporti', ovvero 'Volontari Italiano a Stranieri', (dal termine latino 'VIS', la forza dinamica) a cui partecipano sei corsiste, che a loro volta, insegneranno la lingua ai 20 stranieri durante il tirocinio.
Un progetto dinamico che si propone da un lato di offrire un contributo concreto e solidale verso queste persone, e dall’altro si prefigge di offrire alla popolazione locale alcuni vantaggi: un corso di formazione di natura metodologica e glottodidattica a vantaggio dei volontari che verranno coinvolti nella docenza; un percorso di ricerca-azione che coinvolge i volontari nella maturazione metodologico-scientifico-didattica di un'esperienza professionale che può essere accreditata nel proprio curriculum vitae; uno studio scientifico e progettuale di questa esperienza da parte di personale operante in contesto universitario; una collaborazione attiva tra popolazione e istituzioni locali nella gestione del fenomeno migratorio.
“Un’iniziativa di volontariato e di crescita personale nella quale acquisire competenze e offrire, allo stesso tempo, la propria disponibilità verso persone che hanno necessità di conoscere un mondo a loro nuovo. - conclude il Sindaco - Ringrazio la dottoressa Elena Ballarin che sta seguendo il progetto, nonché i docenti che hanno messo a disposizione, a titolo gratuito, la loro competenza e professionalità.”