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LA TECNOLOGIA GPS AL SERVIZIO DELLA CONSERVAZIONE DEL FRATINO


uccello fratino autoctono

LA TECNOLOGIA GPS AL SERVIZIO DELLA CONSERVAZIONE DEL FRATINO

Cavallino-Treporti, 23 ottobre 2018

LA TECNOLOGIA GPS AL SERVIZIO DELLA CONSERVAZIONE DEL FRATINO
La prima esperienza in Europa a Cavallino-Treporti
Presentati oggi i risultati della prima esperienza del progetto unico nel suo genere attuato da I.S.P.R.A. per monitorare la specie del Fratino.
Dal 2017 il Comune di Cavallino-Treporti ha accolto la proposta dell’associazione Peluches (affiancata da ornitologi e inanellatori) di monitorare e tutelare questa specie, forte anche del fatto che il Fratino è inserito come criterio FEE (Foundation for Evironmental Education) per l’assegnazione della Bandiera Blu, riconoscimento che certifica l’applicazione di criteri di qualità per acque, balneazione e servizi.
Il Fratino Charadrius alexandrinus è un piccolo trampoliere che nidifica sui litorali e deve convivere con le attività turistico-ricettive balneari proprio nel periodo più delicato dell’anno, il momento della riproduzione e dell’allevamento della prole. La vulnerabilità della specie è dovuta al fatto che i nidi sono posti direttamente sulla sabbia (solo una piccola buca) e le uova in questo modo possono essere facilmente distrutte dalle attività antropiche.
«L’attività quotidiana di ricerca dei nidi sulle spiagge e l’apposizione di anelli colorati hanno permesso di aumentare il successo riproduttivo della specie proteggendo ogni nido rinvenuto con apposite gabbie e di censire con maggior precisione il numero reale delle coppie nidificanti – spiega Marco Basso, ornitologo certificato I.S.P.R.A.  e inanellatore -  Al lavoro di monitoraggio e tutela delle coppie di fratino nidificanti nel territorio comunale, nel 2018 è stato affiancato un progetto di indagine mediante tecnologia GPS che rappresenta la prima esperienza in Europa in un contesto territoriale unico per qualità e numero di attività ricettive insistenti sul litorale. Grazie all’uso di leggerissimi zainetti (circa 1 grammo) dotati di GPS, posizionati per 5-6 giorni sulla schiena di 9 Fratini, è stato possibile capire come e quando i Fratini si spostano e identificare con la precisione del metro le singole aree di alimentazione usate dagli individui oggetto dello studio. Un solo anno di attività è stato sufficiente per svelare alcuni dei misteri che avvolgono una specie così carismatica e minacciata al tempo stesso. Il legame con la laguna di Venezia è risultato solidissimo, è qui infatti che si trova il 90% delle aree di alimentazione utilizzate dagli individui che nidificano sul litorale di Cavallino-Treporti. Ancor più sorprendente il fatto che per raggiungere tali aree i Fratini si allontanano anche di 10 km dal nido, sorvolando la laguna e le aree abitate».
Già nella sua fase preliminare il progetto ha fornito dati di estrema utilità per la conservazione del Fratino. Risulta chiaro quanto il mantenimento di un elevato livello di naturalità tanto delle spiagge quanto delle laguna sia un elemento chiave per il mantenimento della popolazione nidificante a Cavallino-Treporti.  
Il progetto ha avuto l’avvallo e la supervisione scientifica della Sezione dell’Area per l’Avifauna migratrice di I.S.P.R.A., il patrocinio del Comune di Cavallino-Treporti e del Parco Turistico, il supporto finanziario di Assocamping, Camping Marina di Venezia, Camping Union Lido e Camping Ca’ Savio.
«Siamo convinti che una rinnovata coscienza ambientale sia alla base dei nostri sviluppi futuri. È nostro preciso compito avere la giusta sensibilità nei confronti della natura con tutte le sue risorse. Partendo da questo principio ritengo il Fratino un ambasciatore per noi tutti di un sistema e di uno stato di cose da proteggere e salvaguardare – dice Paolo Bertolini, presidente del Parco Turistico -. Da qui la nostra decisione di essere a fianco di chi, con tanta pazienza e professionalità, si sta battendo per insegnare e trasferire il senso di responsabilità che tutti dobbiamo avere nei confronti della natura che tanto ci dà e nulla chiede in cambio, ma solo il rispetto».
«Il fatto che il Fratino scelga la nostra spiaggia per nidificare sottolinea quanto il territorio di fronte ai campeggi sia ancora naturale ed incontaminato. Proprio la presenza delle strutture ricettive all’aria aperta ha consentito che il litorale di Cavallino-Treporti mantenesse delle caratteristiche ambientali uniche e che tanto sono amate dalle decine di migliaia di ospiti che ogni anno vengono a trovarci – aggiunge Francesco Berton, presidente di Assocamping -. Persone da tutta Europa ma anche operatori turistici e della spiaggia hanno imparato a rispettare un altro piccolo ma importante ospite, il Fratino, che grazie a questa importante iniziativa, alla quale abbiamo contribuito con piacere, oggi conosciamo di più. Un grazie per l'importante sforzo ai promotori dell'iniziativa».
«Abbiamo colto l’opportunità di avere nel nostro territorio la prima esperienza di un progetto a livello europeo. Anche in termini ambientali e naturalistici, è importante fare rete nel territorio per la salvaguardia della specie ed fondamentale la sinergia con le strutture ricettive e il mondo del turismo – conclude la sindaco Roberta Nesto – Per il nostro territorio la ricerca è un elemento prezioso perché ci consente di tutelare questa specie che è in forte contrazione ed è tipica del nostro territorio».






 
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