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PROGETTO DUFERCO: LA SINDACO SCRIVE AL GOVERNO PER RIBADIRE IL NO ALLE GRANDI NAVI A CAVALLINO-TREPORTI


Cavallino-Treporti, 26 febbraio 2021

COMUNICATO STAMPA

  PROGETTO DUFERCO: LA SINDACO SCRIVE AL GOVERNO PER RIBADIRE IL NO ALLE GRANDI NAVI A CAVALLINO-TREPORTI

Lo studio Duferco come già con il precedente Governo, ha rinnovato all’attuale Presidente Mario Draghi la propria richiesta di inserire il progetto Venis Cruise 2.0. nel PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza nazionale).
«Ho appreso la notizia direttamente dalla fonte che si dichiara disponibile ad un approfondimento in merito, ma il Comune di Cavallino-Treporti ribadisce fermamente il proprio no ad una scelta così gravemente impattante per il territorio» spiega la sindaco Roberta Nesto.
La prima cittadina ha immediatamente inviato a sua volta alla presidenza del consiglio dei ministri e ai ministri interessati una nota con la quale spiega chiaramente le motivazioni del no al progetto.
«Non corrisponde al vero che l’intervento si collochi al di fuori della laguna. Ricade invece nel punto di maggior delicatezza dei due ambiti: il porto infatti sarebbe all’interno della laguna veneziana come meglio specificato nell’Atlante della Laguna 2».
Nella sua lettera la sindaco specifica come comprende che molti portatori di interesse della difesa ambientale sostengano questo progetto in funzione della salvaguardia della città storica, ma ribadisce che non si dedica altrettanta attenzione alla rete di equilibri che si estende per tutta la laguna: una sproporzione tra il vantaggio economico rispetto agli svantaggi della perdita di valore del prezioso e spendibile bene “laguna”.
«Nel 2020 avevo sollecitato più volte un incontro presso i vertici governativi per un confronto sull’argomento, considerato anche quanto questo territorio abbia già pagato in termini di sostenibilità ambientale e paesaggistico a causa delle opere del Mose. Auspico che ci sia ora una maggiore sensibilità, anche in considerazione del fatto che i principi ispiratori dei PNRR nazionali dovranno basarsi sulla transizione ambientale».