Descrizione estesa
La sindaca Roberta Nesto ha condiviso con il direttore generale dell’Azienda Ulss 4, Mauro Filippi, una serie di interventi da porre in atto per affrontare le criticità che riguardano i servizi sanitari nel territorio comunale.
«È ben noto che la persistente carenza di personale medico sta generando ripercussioni significative sull’organizzazione dei servizi a tutti i livelli, dalla medicina di base al servizio di continuità assistenziale – dichiara la sindaca -. La situazione richiede però risposte concrete e immediate, per garantire servizi funzionanti, sicuri e accessibili per tutta la nostra comunità».
La richiesta avanzata dalla sindaca, protocollata nei giorni scorsi, richiama l’attenzione su alcune criticità importanti, acuite con la ben nota difficoltà generale nel reperire medici di assistenza primaria, tema rispetto al quale l’amministrazione comunale è da sempre attenta e per il quale si ritiene vadano ricercate e messe in atto tutte le soluzioni atte a garantire la continuità dei servizi.
Tra i punti principali evidenziati, il primo riguarda il servizio di guardia medica, che verrà collocato nella nuova sede della Casa della Comunità che oggi soffre di una presenza discontinua durante l’inverno e che ora, in piena stagione estiva, rappresenta un punto di forte criticità.
In questo contesto, l’amministrazione chiede conferma del pieno funzionamento del numero telefonico dedicato, della regolare erogazione di ricette e certificazioni da remoto e di una comunicazione tempestiva anche ai cittadini in caso di sospensione del servizio.
«L’assenza di un presidio sanitario stabile e accessibile è un disagio che ci viene segnalato quotidianamente dai cittadini – continua la sindaca Nesto –. Le conseguenze si ripercuotono sul punto di primo intervento di Ca’ Savio, che rischia di essere sovraccaricato anche per prestazioni minori, oppure costringono gli utenti a rivolgersi a Jesolo, affrontando i noti problemi di viabilità per raggiungere i presidi sanitari».
Per affrontare la carenza di medici di medicina generale, Comune e Azienda Ulss 4 concordano su una serie di iniziative per sostenere la scelta da parte dei medici neo specializzati di esercitare in questo territorio.
Tra queste, l’Azienda mette già a disposizione le proprie strutture (ambulatori) ai medici che intendano operare a Cavallino-Treporti e con l’attivazione poi nel 2026 della nuova Casa della Comunità, gli stessi potranno trovare spazio al suo interno, in un contesto che vedrà anche la presenza di personale infermieristico, amministrativo e dei diversi servizi sanitari specialistici.
Il Comune, inoltre, ad ogni medico interessato ha sempre garantito massima collaborazione, mettendo a disposizione anche spazi comunali in uso gratuito, e sta valutando di avviare un bando esplorativo per l’individuazione di soluzioni abitative.
Infine, facendo seguito ai numerosi incontri avuti nei mesi scorsi con la direzione dell’Ulss, che ha sempre dimostrato attenzione verso il territorio, l’amministrazione rinnova la richiesta di potenziamento del punto di primo intervento. Un rafforzamento dell’organico medico, si legge nella missiva, rappresenterebbe una risposta concreta e non più rinviabile, soprattutto nei mesi di massima affluenza turistica.
«Sappiamo bene quanto sia complesso il momento attuale, segnato da una grave carenza di medici che coinvolge l’intero territorio nazionale, ma continuiamo a farci portavoce dei disagi vissuti da tutta la nostra comunità. Anche il Comune ha messo in campo diverse azioni e non è rimasto immobile. A ogni medico interessato è stata garantita la massima collaborazione, mettendo a disposizione anche spazi comunali in uso gratuito. Se il problema dovesse riguardare anche l’alloggio, siamo pronti ad avviare un bando esplorativo per l’individuazione di soluzioni abitative, così da rimuovere eventuali ostacoli – conclude Roberta Nesto -. Ma il nostro impegno da solo non basta. Stiamo chiedendo con forza risposte all’Ulss e alla Regione Veneto. Le petizioni sono uno strumento che dà voce ai cittadini ed è nei tavoli istituzionali che gli enti competenti devono cercare soluzioni urgenti e concrete. La salute non può aspettare».