Descrizione estesa
Il Comune di Cavallino-Treporti intende fare chiarezza su un tema emerso nuovamente nel dibattito pubblico: l’ipotesi di acquisizione a titolo gratuito del Forte Vecchio.
«Questa possibilità non è stata praticabile in passato e non lo è nemmeno oggi. Nessun ente cede gratuitamente beni di tale rilevanza senza un progetto concreto e sostenibile economicamente in cambio. L’acquisizione è subordinata alla presentazione di uno studio di fattibilità, un piano di valorizzazione dettagliato e risorse certe per il restauro e la gestione del bene, come prevede la procedura del federalismo culturale».
A fare chiarezza è la sindaca Roberta Nesto sull’immobile del Forte Vecchio: un bene storico, vincolato, che necessita di un intervento di restauro conservativo dal costo stimato di almeno 20 milioni di euro, a cui andrebbero aggiunti gli ulteriori costi di allestimento e gestione secondo la destinazione d’uso.
«Il Comune non dispone delle risorse economiche necessarie per sostenere un simile investimento. Per questa ragione, al momento non è stata avviata alcuna procedura di acquisizione. Le risorse pubbliche, inoltre, devono essere gestite con responsabilità, garantendo da una parte interventi sostenibili sul territorio, dall’altra risposte concrete e bilanciate ai bisogni della cittadinanza. Asfaltature, sistemazione scuole, interventi puntuali devono essere garantiti».
Ciononostante, la sindaca ha richiesto formalmente, nell’ambito delle opere compensative del Mose, i fondi necessari per poter acquisire il Forte e inserirlo nel percorso di riqualificazione delle fortificazioni storiche avviato con il progetto “Via dei Forti”.
Un progetto che conferma la volontà politica di recuperare i beni storici di Cavallino-Treporti, per il quale la sindaca ricorda che, durante il percorso amministrativo di questa giunta, il Comune ha pubblicato due avvisi per la valorizzazione di sei torri telemetriche legate alla Grande Guerra che però non sono andati a buon fine. Le manifestazioni d’interesse, infatti, avrebbero consentito di avviare un procedimento di acquisizione a titolo gratuito attraverso un accordo di valorizzazione con l’Agenzia del Demanio e il Ministero della Cultura, in un percorso fondato su un progetto serio e sostenibile, presentato dal soggetto privato. Un intento che, oltre alla mancanza di proposte pervenute, la Soprintendenza non ha autorizzato ulteriori sviluppi.
«Il nostro interesse per valorizzare i beni legati alla Grande Guerra c’è sempre stato, ma è doveroso ricordare che un bene come il Forte Vecchio richiede, oltre all’acquisizione, richiede un impegno economico continuo e sostenibile nel tempo. Un aspetto che chi ha ricoperto ruoli amministrativi dovrebbe conoscere bene – aggiunge il capogruppo di Patto Civico, Renzo Orazio -. L’acquisizione del Forte da parte di altri soggetti come associazioni, fondazioni o privati è certamente possibile, ma la condizione è sempre quella: che ci sia una reale capacità economica, 20 milioni di euro, almeno, e un progetto sostenibile per portare avanti una valorizzazione compatibile con i vincoli del bene, che ricordo, allo stato attuale, non ha avuto cambi di destinazione d’uso. Se ci sono realtà pronte a farsi avanti con una proposta concreta, il Comune è disponibile ad ascoltare e valutare ogni iniziativa che tuteli l’interesse collettivo e il valore storico del luogo. Attendiamo quindi che qualcuno si faccia avanti, con serietà e visione».
Nel frattempo, oltre ad attendere i chiarimenti dal Demanio in merito al Forte Vecchio, l’amministrazione sottolinea che ha dimostrato con i fatti l’impegno per il patrimonio storico: in un anno ha restaurato Batteria V. Pisani avviando il museo storico legato alla Grande Guerra e al ruolo di Cavallino-Treporti in difesa di Venezia. Messo in sicurezza Batteria Amalfi. Avviato il progetto di rigenerazione del Borgo di Lio Piccolo, che vedrà nel prossimo giugno l’avvio del cantiere per trasformare l’ex canonica nella “Casa degli Artisti”, progetto che rappresenta un’occasione per ridare vita al borgo, conferendogli una nuova centralità come polo culturale, di studio e turistico.