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In consiglio comunale l’aggiornamento del PAT

Piazza Cavallino

L’aggiornamento del PAT permette di avere una fotografia del nostro territorio e della nostra comunità di operare su basi reali, con indicatori aggiornati e una visione chiara dello sviluppo

Data di Pubblicazione

22 maggio 2025

Tipologia

Comunicato stampa

Descrizione estesa

Cavallino-Treporti aggiorna il proprio Piano di Assetto del Territorio (PAT) e il 27 maggio l’amministrazione comunale porterà in consiglio una variante semplificata che adegua questo fondamentale strumento di pianificazione urbanistica al quadro reale e attuale del territorio, ridefinito attraverso un nuovo studio socio-economico.

L’aggiornamento, dopo quello redatto nel 2019, parte da una nuova relazione socio-economica, redatta dalla società Local Area Network srl su incarico del Comune, che fotografa l’evoluzione demografica, sociale ed economica del territorio. I dati raccolti, condivisi anche in un incontro pubblico lo scorso marzo, consentiranno di ridefinire priorità e indirizzi su cui costruire le scelte future.

«L’aggiornamento del PAT non è un atto tecnico, ma una decisione politica di responsabilità – dichiara la sindaca Roberta Nesto –. Ci permette di avere una fotografia del nostro territorio e della nostra comunità di operare su basi reali, con indicatori aggiornati e una visione chiara dello sviluppo. Solo così possiamo pianificare in modo coerente con le trasformazioni socio-economiche che hanno segnato questi anni».

Cavallino-Treporti conta oggi 13.246 residenti. Il calo demografico (-1,6% in cinque anni) è contenuto, ma l’invecchiamento della popolazione e l’aumento dell’indice di dipendenza (rapporto tra la popolazione in età non attiva e attiva) impongono nuove strategie per garantire servizi, inclusione e attrattività.

«La politica deve continuare ad essere centrata sulla persona e su questo porteremo avanti progetti e scelte per dare risposte puntuali, come ad esempio i servizi a domanda individuale e i contributi alle associazioni del sociale che operano quotidianamente per dare servizi alla comunità, soprattutto la più fragile - prosegue Nesto -. Tra i bisogni della comunità, c’è anche quello della mobilità. Abbiamo già avviato un percorso e sviluppato alcuni progetti, uno tra questi è quello della sistemazione dei parcheggi e dell'individuazione delle zone nei quali sono carenti, come il centro storico di Treporti. Pur avendo già raddoppiato i parcheggi, c'è la necessità di rispondere alla domanda crescente, soprattutto nei periodi di massima affluenza, per garantire vivibilità ai residenti».

Lo sviluppo di Cavallino-Treporti resta equilibrato. Dalla ricerca emerge che solo il 43% delle abitazioni è destinato a seconde case e Cavallino-Treporti si distingue anche per un modello urbanistico preciso: questa percentuale è nettamente inferiore rispetto ad altre località del litorale veneto. Il consumo di suolo, inoltre, è pari al 18,6%, ed è legato a uno sviluppo orizzontale pensato per i residenti, non alla verticalizzazione intensiva.

«Lo sviluppo urbanistico qui è stato sempre scelto e guidato, non subìto. Nessun grattacielo, nessuna speculazione. Il nostro skyline è basso, il territorio rimane vivibile e visibile. In termini di consumo del suolo, ovvero nuove lottizzazioni, dal 2012, quando fu approvato il PAT da tutte le amministrazioni che si sono succedute, ad oggi, il nostro territorio ha usano meno della metà del suolo edificabile. Restano ancora 15 ettari disponibili – precisa la sindaca –. Cavallino-Treporti rimane un territorio di vuoti, di spazi verdi e tutelati. Ma per mantenerli vivi, dobbiamo anche essere in grado di sviluppare servizi, rispondere a bisogni concreti e migliorare la qualità della vita. Quindi costruire meglio, dove serve davvero e nell’interesse della nostra comunità».

La variante al PAT, come cornice e modello di riferimento del territorio, non aumenta i volumi complessivi, ma permette un adeguamento alla tavola delle quantità edificatorie nei vari ATO (Ambiti Territoriali Omogenei), facendo anche una riflessione in merito al comparto dell'economia turistica. Consente quindi una traslazione entro il 10% della capacità edificatoria tra ambiti territoriali, per adeguarsi meglio alle esigenze reali.

«Non si aumentano i volumi edificatori. Le quantità rimangono invariate. Ci sono delle piccole redistribuzioni per rispondere in modo equilibrato alle nuove esigenze, ovvero la possibilità di traslare la capacità edificatoria nel comparto turistico entro il 10%. Questo significa che si possono trasferire i volumi edificabili da una porzione di territorio all'altra – conclude l’assessore al turismo Alberto Ballarin -. È un modello equilibrio che punta ad uno sviluppo del turismo misurato e coerente che risponde alla richiesta del comparto che punta a servizi sempre più di qualità. Questo si inserisce anche nella prospettiva di attrarre e trattenere i giovani. Investire su lavoro, stagionalità allungata, nuove prospettive e servizi. Serve costruire cultura del lavoro e opportunità concrete, per rafforzare l'identità di Cavallino-Treporti e favorire una crescita di tutta la nostra comunità».

 

 

Ultima modifica: venerdì, 23 maggio 2025

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