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MEDICI DI BASE: È NECESSARIA PIÙ ATTENZIONE DA PARTE DELLE ISTITUZIONI E SOPRATTUTTO DEL GOVERNO VERSO LA PROFESSIONE MEDICA


Cavallino-Treporti, 21 luglio 2021

MEDICI DI BASE: È NECESSARIA PIÙ ATTENZIONE DA PARTE DELLE ISTITUZIONI E SOPRATTUTTO DEL GOVERNO VERSO LA PROFESSIONE MEDICA

  Medici di base: una nuova nota della sindaca di Cavallino-Treporti al Direttore Generale dell’ULSS 4 con la richiesta di maggior attenzione al servizio per i suoi concittadini è stata trasmessa ieri.

La prima cittadina ha incontrato e raccolto in questi giorni nuove istanze da parte dei cittadini che sottolineano la poca attenzione ad alcuni servizi che gli stessi medici di base dovrebbero erogare, nonché la poca disponibilità degli stessi verso i pazienti.

Una situazione che si aggrava nel momento in cui, in piena stagione estiva, anche i medici della continuità assistenziale sono carenti sul territorio, ed il solo Punto di Primo Intervento non è sufficiente a coprire alcune prestazioni poiché non sono imputabili a questa struttura.

Tra questi è emerso il problema delle prescrizioni a visite specialistiche o di ricette, oppure delle visite a domicilio richieste e non effettuate.

«Ancora una volta abbiamo evidenziato le istanze dei nostri cittadini affinché l’ULSS, per quanto di competenza, inviti i medici a porre maggior sensibilità e attenzione verso i pazienti. Siamo consapevoli delle difficoltà in cui l’Azienda versa in termini di personale, ma crediamo sia opportuno che alcuni servizi e prestazioni siano erogati nel nostro territorio, oppure coperti dal personale che oggi è disponibile a Cavallino-Treporti – spiega la sindaca Roberta Nesto -.
Chiediamo quindi che l’Azienda intervenga con una soluzione quanto prima rispetto al tema ed inoltre che sensibilizzi ulteriormente i medici che oggi operano a Cavallino-Treporti poiché questi sono figure di fiducia e quindi un punto di riferimento che dovrebbe essere primario per una famiglia».

Ma la soluzione, secondo la Nesto, non deve limitarsi ad una organizzazione aziendale, bensì va sbloccata a livello nazionale: «Il numero chiuso delle università ha portato a danni enormi. Abbiamo bisogno di medici di base e non solo. Va trovata quindi quanto prima una soluzione per la professionalità poiché i medici sono carenti in tutta Italia. Se le università non eliminano le iscrizioni a numero chiuso e non aprono a nuove prospettive di studio e di carriera, i medici saranno sempre insufficienti, anche se, revocando il numero chiuso alle facoltà di medicina, il problema non si risolverà nell’immediato, ma come minimo tra dieci anni, il tempo che occorre a un medico per formarsi. È preoccupante la soluzione che in questi giorni è al vaglio delle aziende sanitarie, ovvero quella di assegnare un numero maggiore di pazienti ai medici in servizio, vuoi per i pensionamenti, vuoi per la difficoltà di assunzioni e le conseguenze le subiranno i cittadini, soprattutto quelli più fragili. La salute di tutti va preservata e tutelata e le istituzioni, per quanto di competenza, hanno il dovere di intervenire. Auspichiamo che la prossima settimana, durante la conferenza dei sindaci della sanità, l’assessore Lanzarin ci illustri le azioni che anche Regione Vento vuole mettere in campo per trovare soluzione a questo importante tema».