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DE PICCOLI, L’IRONIA LA FACCIA SENZA TOCCARE CAVALLINO-TREPORTI


Cavallino-Treporti, 05 agosto 2021

DE PICCOLI, L’IRONIA LA FACCIA SENZA TOCCARE CAVALLINO-TREPORTI
La sindaca di Cavallino-Treporti risponde alle provocazioni del Venis Cruise 2.0

Il progetto Duferco De Piccoli torna a far discutere lungo il litorale di Cavallino-Treporti e lo fa con il tono ironico di chi ritiene che il suo sia la soluzione ai problemi delle grandi navi a Venezia. Non esita così a rispondere a tono la sindaca Roberta Nesto, chiamata in causa da Cesare De Piccoli, a mezzo stampa.

«Al signor De Piccoli, già viceministro nel 2006 con delega in materia di navigazione e trasporto marittimo e oggi parte interessata al progetto Venis Cruise 2.0 che si permette dell’ironia fuori luogo, vorrei ricordare che sono sempre aperta al confronto, non a mezzo stampa. Nascondersi dietro ripetuti articoli di promozione senza un vero confronto diretto con Cavallino-Treporti è inaccettabile, tanto più rispetto a quanto dichiarato in questi giorni. Questo è un territorio che punta a un’economia sostenibile, con mobilità sostenibile, dove il concetto di vacanza è “slow”, concetto del tutto assente evidentemente, nell’idea di vacanza del sig. De Piccoli, visto il suo sarcasmo. È anche un territorio fortemente penalizzato in termini ambientali dalla cantierizzazione del MOSE e per questo, anche sull’esperienza pregressa, continueremo a insistere sul nostro no alle grandi navi in bocca di porto».

Non comprende poi la sindaca della prima spiaggia del Veneto cosa intenda De Piccoli nelle sue dichiarazioni quando parla di “semplice passerella d’emergenza”: un nuovo intervento viario a Cavallino-Treporti promosso dallo stesso oppure, si riferisce, sempre in senso ironico, alla ciclabile a sbalzo più lunga d’Europa affacciata sulla laguna di Venezia?

Toni che non piacciono alla prima cittadina che in questi anni ha sempre guardato alla tutela della laguna e del territorio che amministra, mettendo punti fermi nelle sue dichiarazioni a seguito di studi e valutazioni attendibili.

«Ricordo a De Piccoli che la laguna di Venezia è patrimonio UNESCO e oggi siamo seduti al Tavolo di confronto promosso dal ministro Giovannini proprio con l’obiettivo di tutelarla. Pur avendo il suo progetto già avuto il parere favorevole della VIA, ricordo che ci sono state una serie di prescrizioni a esso: evidentemente la bontà del progetto non era poi così tale».

Una tutela che sembra essere prevaricata dall’interesse privato rispetto alla salvaguardia del patrimonio ambientale e culturale dell’ambiente circostante. Per questo, anche al Tavolo Tecnico, Cavallino-Treporti ha ribadito le proprie posizioni, tra l’altro sempre confermate all’unanimità dal Consiglio Comunale di Cavallino-Treporti, in un ordine del giorno approvato in ultimo il 16 luglio 2019, rispetto all’assoluta contrarietà a ogni ipotesi di realizzazione del porto crociere alla bocca di porto di Lido – Punta Sabbioni.

«Come amministrazione continuiamo a essere fermamente contrari, certi della bontà delle nostre idee, per il bene del nostro territorio e dei nostri concittadini, in favore di un’economia volta maggiormente agli interessi della comunità e non del singolo, ancorché si tratti di una grande società, che porta utili solo a sé stessa e nulla di positivo al territorio. Come rappresentante dell’intera comunità di Cavallino-Treporti non accetteremo nessuna soluzione che metta in seria difficoltà il nostro territorio e le attività economiche già fortemente penalizzati dal MOSE. Se necessario ci rivolgeremo alla Corte di Giustizia Europea. È noto che con un emendamento si sia tentato di estendere il concorso di idee a soluzioni interne alla laguna, guarda caso proprio come il Venis Cruise 2.0, ma per fortuna il decreto legge sulle grandi navi non lo ha recepito– conclude -. Invito quindi
De Piccoli a evitare ironia su Cavallino-Treporti e alle situazioni di difficoltà che oggi sta affrontando in termini di trasporti pubblici e sicurezza, sanitaria e di ordine pubblico. Se De Piccoli volesse davvero il bene del territorio che in passato ha amministrato, una soluzione ideale potrebbe essere quella di abbandonare un progetto faraonico a favore di un investimento intelligente e più piccolo, come motonavi e battelli ecosostenibili».