Piani di Emergenza Esterna per gli impianti di stoccaggio e lavorazione dei rifiuti

Il Piano di Emergenza Esterna (PEE) è un piano di protezione civile che organizza, con procedure condivise con le altre amministrazioni pubbliche e private locali, le risorse disponibili sul territorio per ridurre o mitigare gli effetti di un incidente industriale sulle aree esterne al perimetro di uno stabilimento industriale a rischio di incidente rilevante. Il piano stabilisce inoltre i messaggi di emergenza da far eseguire ai sistemi di allarme, affinché la popolazione possa assumere le adeguate norme comportamentali, preventivamente, indicate dal Comune. Il compito fondamentale del PEE rimane principalmente quello dell’individuazione sul territorio circostante lo stabilimento, delle zone a rischio di incidente rilevante. Per ciascuna zona il PEE imposta la diversa risposta di protezione civile: gli effetti di ciascuno scenario di evento sul territorio variano a seconda della minore o maggiore distanza dal punto di origine dell’incidente. Le zone a rischio hanno una loro denominazione che caratterizza anche gli effetti diversi che si possono manifestare e possono essere classificate in:
  1. Zona di massima esposizione (o di sicuro impatto) rappresenta la zona immediatamente adiacente allo stabilimento ed è generalmente caratterizzata da effetti sanitari gravi, irreversibili.
   2. Zona di danno rappresenta una zona dove le conseguenze dell’incidente sono ancora gravi, in particolare per alcune categorie di persone (bambini, anziani, malati, donne in gravidanza, ecc.).
   3. Zona di attenzione rappresenta la zona più esterna all’incidente ed è caratterizzata da effetti generalmente non gravi.